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11/10/2019

MFA unitamente all’Avv. Maurizio Parisi vince dinanzi al TAR per il Lazio

MFA unitamente all’Avv. Maurizio Parisi vince dinanzi al TAR per il Lazio per un candidato ingiustamente escluso dal concorso per la Polizia di Stato

La pronuncia del T.A.R. è significativa perché riafferma la insindacabilità della scelta del ricorrente  tra i rimedi giurisdizionali previsti dall’ordinamento giuridico.

Nella fattispecie con il ricorso introduttivo era stato impugnato il giudizio di non idoneità al servizio in Polizia di Stato e con successivo ricorso per motivi aggiunti era stata impugnata, per illegittimità derivata la graduatoria provvisoria di merito.

Quindi avverso la graduatoria definitiva il ricorrente ha proposto ricorso straordinario dinanzi al Capo dello Stato, anziché ulteriori motivi aggiunti.

Tuttavia il TAR ha chiarito che ciò non determina la improcedibilità del gravame, avendo tramite tale ricorso il ricorrente confermato l’interesse al ricorso introduttivo e a quello per motivi aggiunti, precisando che “il principio della alternatività tra il ricorso al Tribunale amministrativo regionale e il ricorso straordinario al presidente della Repubblica comporta che la parte interessata, dopo aver impugnato un primo provvedimento lesivo in una delle sedi poste a sua disposizione dall’ordinamento giuridico, in assenza di regole limitative o preclusive previste dalla legge, possa scegliere se impugnare l’ulteriore provvedimento con lo stesso rimedio utilizzato in precedenza ovvero con l’altro, essendo la proposizione di uno dei due rimedi rimessa all’insindacabile scelta del ricorrente”, come affermato anche dal Consiglio di Stato con sentenza numero 4650 del 2013.

Scarica qui la sentenza:

/uploads/files/Sentenza%20TAR%208%20ottobre%202019.pdf